martedì 8 giugno 2010

Canti gregoriani


Il canto gregoriano è un genere musicale vocale, monodico e liturgico, proprio della Chiesa cattolica romana.Viene elaborato nel Medioevo a partire dal VIII secolo dall'incontro del canto romano antico con il canto gallicano nel contesto della rinascita carolingia.


Il canto gregoriano è un canto liturgico, solitamente interpretato da un coro o da un solista chiamato cantore (cantor) o spesso dallo stesso celebrante con la partecipazione di tutta l'assemblea liturgica. È finalizzato a sostenere il testo liturgico in latino.
Deve essere cantato a cappella, cioè senza accompagnamento strumentale, poiché ogni armonizzazione, anche se discreta, altera la struttura di questa musica.
In effetti, si tratta di un canto monodico, è una musica cioè che esclude la simultaneità sonora: ogni voce che lo esegue canta all'unisono.
Non è cadenzato, ma è assolutamente ritmico. Il suo ritmo è molto vario. Nei passaggi salmodici o sillabici, il ritmo proviene principalmente dalle parole. Nei passaggi neumatici o melismatici, è la melodia che diventa preponderante. Queste due componenti sono costantemente presenti.
È una musica recitativa che predilige il testo in prosa, che prende origine dal testo sacro e che favorisce la meditazione e l'interiorizzazione (ruminatio) delle parole cantate.
Il canto gregoriano non è un elemento ornamentale o spettacolare che si aggiunge alla preghiera di una comunità orante, ma è parte integrante ed efficace della stessa lode a Dio , al servizio ed alla comprensione della parola di Dio.

È questo il significato più profondo ed intimo di questo genere musicale.