lunedì 2 agosto 2010

2 AGOSTO 1980 STRAGE DI BOLOGNA

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 Foto di: Beppe Briguglio, Patrizia Pulga, Medardo Pedrini, Marco Vaccari Fonte: http://www.stragi.it/index.php?pagina=associazione&par=archivio Copyleft ©
BOLOGNA  2 AGOSTO SENZA MINISTRI
NESSUN RAPPRESENTANTE DEL GOVERNO HA PARTECIPATO ALLA COMMEMORAZIONE.
Il presidente dell’associazione dei famigliari Paolo Bolognesi si è limitato semplicemente a dire che «chi non c’era ha perso un’occasione».
Nel suo intervento a Palazzo d’Accursio ha promesso di dedicare «solo mezza riga del suo intervento» al tema e così è stato. Parlando della «mancata e doverosa attenzione nei confronti delle vittime dei governi che si sono succeduti dal 2004» Bolognesi dal palco ha solo aggiunto: «L’assenza del governo, oggi, ne è la conferma».

 FOTO TRATTA DAL SITO: www.stragi.it



Selezione di tavole tratte dal libro a fumetti La strage di Bologna di Alex Boschetti e Anna Ciammitti
casa editrice Becco Giallo 
FOTO TRATTA DAL SITO:  www.stragi.it

2 AGOSTO 1980
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Alle 10:25, nella sala d'aspetto di 2ª classe della Stazione di Bologna Centrale, affollata di turisti e di persone in partenza o di ritorno dalle vacanze, un ordigno a tempo, contenuto in una valigia abbandonata, esplose, causando il crollo dell'ala ovest dell'edificio. L'esplosivo, di fabbricazione militare, era posto nella valigia, sistemata a circa 50 centimetri d'altezza su di un tavolino portabagagli sotto il muro portante dell'ala ovest, allo scopo di aumentarne l'effetto; l'onda d'urto, insieme ai detriti provocati dallo scoppio, investì anche il treno Ancona-Chiasso, che al momento si trovava in sosta sul primo binario, distruggendo circa 30 metri di pensilina, ed il parcheggio dei taxi antistante l'edificio.
L'esplosione causò la morte di 85 persone ed il ferimento o la mutilazione di oltre 200.
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Nei giorni successivi la centrale Piazza Maggiore ospitò imponenti manifestazioni di sdegno e di protesta da parte della popolazione e non furono risparmiate accese critiche e proteste rivolte ai rappresentanti del Governo, intervenuti il giorno 6 ai funerali delle vittime celebrati nella Basilica di San Petronio; gli unici applausi furono riservati al presidente Sandro Pertini, giunto immediatamente con un elicottero a Bologna alle 17.30 del giorno della strage, che in lacrime pronunciò di fronte ai giornalisti queste brevi parole: «non ho parole, siamo di fronte all'impresa più criminale che sia avvenuta in Italia».
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Subito dopo l'attentato, il governo italiano, presieduto da Francesco Cossiga, e le forze di polizia attribuirono lo scoppio a cause fortuite, ovvero all'esplosione di una caldaia nel sotterraneo della stazione. Non appena apparvero più chiare le dinamiche e fu palese una matrice terrorista, attribuirono la responsabilità della strage al terrorismo nero.
Già il 26 agosto 1980 la Procura della Repubblica di Bologna emise ventotto ordini di cattura nei confronti di militanti di estrema destra dei Nuclei Armati Rivoluzionari: Roberto Fiore e Massimo Morsello (futuri fondatori di Forza Nuova), Gabriele Adinolfi, Francesca Mambro, Elio Giallombardo, Amedeo De Francisci, Massimiliano Fachini, Roberto Rinani, Giuseppe Valerio Fioravanti, Claudio Mutti, Mario Corsi, Paolo Pizzonia, Ulderico Sica, Francesco Bianco, Alessandro Pucci, Marcello Iannilli, Paolo Signorelli, PierLuigi Scarano, Francesco Furlotti, Aldo Semerari, Guido Zappavigna, GianLuigi Napoli, Fabio De Felice, Maurizio Neri. Vengono subito interrogati a Ferrara, Roma, Padova e Parma. Tutti saranno scarcerati nel 1981.
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Vi furono svariati episodi di depistaggio, organizzati per far terminare le indagini, dei quali il più grave è quello ordito da parte di alcuni vertici dei servizi segreti del SISMI, tra i quali Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte, che fecero porre in un treno a Bologna, da un sottufficiale dei carabinieri, una valigia piena di esplosivo, dello stesso tipo che fece esplodere la stazione, contenente oggetti personali di due estremisti di destra, un francese e un tedesco.
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Attorno a questa strage, come era già avvenuto per la Strage di piazza Fontana nel 1969, si sviluppò un cumulo di affermazioni, controaffermazioni, piste vere e false, tipiche di altri tragici avvenimenti della cosiddetta strategia della tensione.
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Lentamente e con fatica, attraverso una complicata e discussa vicenda politica e giudiziaria, e grazie alla spinta civile dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, si giunse ad una sentenza definitiva della Corte di Cassazione il 23 novembre 1995. Vennero condannati all'ergastolo, quali esecutori dell'attentato, i neofascisti dei NAR Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, che si sono sempre dichiarati innocenti, mentre l'ex capo della P2 Licio Gelli, l'ex agente del SISMI Francesco Pazienza e gli ufficiali del servizio segreto militare Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte vennero condannati per il depistaggio delle indagini.
Il 9 giugno 2000 la Corte d'Assise di Bologna emise nuove condanne per depistaggio: 9 anni di reclusione per Massimo Carminati, estremista di destra, e quattro anni e mezzo per Federigo Mannucci Benincasa, ex direttore del SISMI di Firenze, e Ivano Bongiovanni, delinquente comune legato alla destra extraparlamentare. Ultimo imputato per la strage è Luigi Ciavardini, con condanna a 30 anni confermata nel 2007. Anche lui continua a dichiararsi innocente.
Eventuali mandanti della strage non sono mai stati scoperti.
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Per ricordare la strage, nella ricostruzione dell'ala della stazione distrutta è stato creato uno squarcio nella muratura. All'interno, nella sala d'aspetto, è stata mantenuta la pavimentazione originale nel punto dello scoppio.
È stato mantenuto intatto uno degli orologi nel piazzale antistante la stazione ferroviaria, quello che si fermò alle 10:25
-->Il 2 agosto 2010, giorno del trentennale della strage, per la prima volta nessun rappresentante del governo è stato presente alla commemorazione svoltasi dapprima in Comune e successivamente nel piazzale antistante la stazione; rappresentante per lo Stato è stato il prefetto di Bologna, Angelo Tranfaglia
TESTO TRATTO DAL SITO:  www.wikipedia.it/
PER APPROFONDIRE  VEDI ANCHE :
 http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-696acf5c-42b8-4105-925f-c606432beb81.html?p=0

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2010/07/17/news/dove_eravate_il_2_agosto_1980_bologna_e_la_memoria_della_strage-5641549/